con riguardo all’aggravamento del rischio la norma dell’art. 1898 c. c. non esige una rigida ed assoluta immodificabilità della situazione di fatto esistente al tempo della conclusione del contratto di assicurazione, sicché non qualsiasi mutamento sopravvenuto nello stato delle cose obbliga l’assicurato a darne notizia all’assicuratore, ma soltanto quello che...
la designazione convenzionale di un foro territoriale, ai sensi degli art. 28 e 29 c.p.c., necessita di una pattuizione espressa in tal senso la quale, sebbene non debba rivestire una formula sacramentale, non può essere desunta da argomenti presuntivi, ma deve discendere da un’inequivoca manifestazione della concorde volontà delle parti...
Quanto alla prescrizione, infatti, se è vero che i diritti derivanti dal contratto di assicurazione, ai sensi dell’art. 2952, comma 2, c.c., come modificato dal D.L. 28 agosto 2008, n. 134, si prescrivono nel termine di due anni dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il...
il direttore dei lavori incorre in responsabilità professionale allorquando ometta di vigilare e di impartire le opportune disposizioni, nonché di controllarne l’ottemperanza da parte dell’appaltatore ed, in difetto, di riferirne al committente; in particolare, l’attività del direttore dei lavori si concreta nell’alta sorveglianza delle opere, che, pur non richiedendo la...
In tema di contratto di appalto le domande di risoluzione, riduzione del prezzo ed adempimento, non sono tra loro incompatibili e possono essere quindi proposte subordinatamente in un unico giudizio...
Come è noto l’art. 1388 c.c. stabilisce che il contratto concluso dal rappresentante in nome e nell’interesse del rappresentato, nei limiti delle facoltà conferitegli, produce direttamente effetto nei confronti del rappresentato. Ora, se è vero che la c.d. contemplatio domini, necessaria perché il contratto concluso dal mandatario produca effetti nei...