in caso di separazione consensuale o divorzio congiunto (o su conclusioni conformi), la sentenza incide sul vincolo matrimoniale, ma sull’accordo tra i coniugi, realizza – in funzione di tutale dei diritti indisponibili del soggetto più debole e dei figli – un controllo solo esterno attesa la natura negoziale dello stesso...
la rappresentanza dei figli minori spetta congiuntamente ad entrambi i genitori solo quando si tratta di un atto di straordinaria amministrazione. Laddove invece l’atto sia di ordinaria amministrazione, il potere rappresentativo fa capo, disgiuntamente, a ciascun genitore (art. 320, primo comma, cod. civ.). L’assunzione di una posizione processuale assimilabile a...
Sono inammissibili le domande “connesse”, sottoposte a rito ordinario, nel giudizio di separazione o divorzio: l’art. 40 c.p.c. consente, infatti, nello stesso processo il cumulo di domande soggette a riti diversi soltanto in ipotesi qualificate di connessione (artt. 31, 32, 34, 35 e 36 c.p.c.), così escludendo la possibilità di...
l giudice, nel suo prudente apprezzamento e previa adeguata valutazione delle circostanze del caso concreto, possa sempre procedere alla nomina di un curatore speciale in favore del fanciullo, avvalendosi della disposizione dettata dall’art. 78 c.p.c., che non ha carattere eccezionale, ma costituisce piuttosto un istituto di espressione di un principio...
la dichiarazione di addebito della separazione implica l’imputabilità al coniuge di un comportamento specifico contrario ai doveri matrimoniali, cui sia ricollegabile l’irreversibile crisi del rapporto di coniugio. Affinché, dunque, possa essere addebitata ad uno, o ad entrambi i coniugi, la responsabilità del fallimento della convivenza coniugale non basta che questi...
il diritto sancito dall’invocato art. 433 c.c. è un diritto personalissimo ed intrasmissibile, dunque, azionabile unicamente dal soggetto che versa in stato di bisogno. Il che significa che a chiedere gli alimenti può essere solo l’interessato, ossia, nelle fattispecie analoghe a quella in contestazione, il genitore che si trova in...
In tema di affidamento di figli minori, il richiamo alla “sindrome di alienazione parentale ” e a ogni suo, più o meno evidente, anche inconsapevole, corollario, non può dirsi legittimo. La “teorica della Pas” si fonda sul concetto di abuso psicologico che appare indeterminato e vago, e di incerta pregnanza...
Il diritto del coniuge divorziato, che sia anche titolare dell’assegno di cui alla L. n. 898 del 1970, articolo 5, comma 6, ad ottenere la quota del trattamento di fine rapporto dell’ex coniuge sorge nel momento in cui quest’ultimo matura il diritto a percepire detto trattamento e, dunque, al tempo...
In particolare, il giudice del merito, investito della domanda di corresponsione di assegno divorzile, deve accertare l’impossibilita’ dell’ex coniuge richiedente di vivere autonomamente e dignitosamente e la necessita’ di compensarlo per il particolare contributo, che dimostri di avere dato, alla formazione del patrimonio comune o dell’altro coniuge durante la vita...