Nell’ipotesi in cui un soggetto abbia erogato il danaro per l’acquisto di un immobile in capo al proprio figlio, si deve distinguere il caso della donazione diretta del danaro, in cui oggetto della liberalita’ rimane quest’ultimo, da quello in cui il danaro sia fornito quale mezzo per l’acquisto dell’immobile, che...
Il chiamato a succedere, ex lege o per testamento secondo la duplice vocazione sancita dall’art. 457 cc, può esercitare il diritto di accettare la delazione entro il termine di prescrizione decennale fissato dall’art. 480 cc; compiuto l’atto di accettazione, espressa o tacita che sia, la qualità ereditaria non può più...
Eredità e successione ereditaria. Eredità e succcessione ereditaria: apertura della successione ereditaria art 456 cc L’eredità è il complesso dei rapporti patrimoniali trasmissibili (attivi e passivi), facenti capo al de cuius al momento della sua morte...
l’accettazione tacita dell’eredità, ex art.476 c.c., è implicita nell’esperimento da parte del chiamato di azioni giudiziarie che non rientrino negli atti conservativi e di gestione dei beni ereditari consentiti dall’art. 460 c.c., ma in azioni che travalicano il semplice mantenimento dello stato di fatto, quale esistente al momento dell’apertura della...
Costituisce, infatti, donazione indiretta la rinunzia alla quota di comproprietà, fatta in modo da avvantaggiare in via riflessa tutti gli altri comproprietari. In tal caso si è infatti di fronte ad una rinunzia abdicativa alla quota di comproprietà, perché l’acquisto del vantaggio accrescitivo da parte degli altri comunisti si verifica...
nell’ipotesi di piu’ testamenti successivi, il posteriore, quando non revoca in modo espresso il precedente, annulla in questo solo le disposizioni incompatibili, in applicazione del generale principio di conservazione delle disposizioni di ultima volonta’, cosi’ da circoscriverne la caducazione al riscontro, caso per caso, della sicura incompatibilita’ con le successive;...
In tema di comunione ereditaria, il principio della natura dichiarativa della sentenza di divisione opera esclusivamente in riferimento all’effetto distributivo, per cui ciascun condividente è considerato titolare, sin dal momento dell’apertura della successione, dei soli beni concretamente assegnategli a condizione che si abbia una distribuzione dei beni comuni tra i...
la delazione che segue l’apertura della successione, pur rappresentandone un presupposto, non è di per sé sola sufficiente all’acquisto della qualità di erede, essendo a tale effetto necessaria anche, da parte del chiamato, l’accettazione, mediante “aditio” oppure per effetto di “pro herede gestio” oppure per la ricorrenza delle condizioni di...
In tema di divisione giudiziale di compendio immobiliare ereditario, l’art. 718 c.c., in virtù del quale ciascun coerede ha il diritto di conseguire in natura la parte dei beni a lui spettanti con le modalità stabilite nei successivi artt. 726 e 727 c.c., trova deroga, ai sensi dell’art. 720 c.c...